Sabato 16 giugno si è tenuta la festa d'inaugurazione della quattordicesima filiale della Banca di Credito Cooperativo di Gradara.
Il nuovo sportello è il primo a essere aperto a Rimini, si trova in via Carlo Alberto Dalla Chiesa n.3, angolo via Flaminia e rimarrà aperto anche il sabato mattina (orario 9,15-12,45).
Alla cerimonia d'inaugurazione della filiale riminese, già attiva dal 14 maggio, il vescovo Mons. Mariano De Nicolò, ha impartito la sua benedizione alla presenza del Sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli, l'Onorevole Ermanno Vichi, il Vicepresidente della Provincia, Maurizio Taormina, il Capitano dei Carabinieri, Santa Croce e il Colonnello Cecchi della Guardia di Finanza.
La Banca di Credito Cooperativo di Gradara nacque come Cassa Rurale nel 1911 per volontà del parroco gradarese Don Raffaele Ceccarelli che, insieme a 20 concittadini, decise così di trovare una soluzione efficace contro l'usura che soffocava l'operosa comunità di Gradara. I principi ispiratori di mutualità e sussidiarietà hanno sempre caratterizzato questa Banca per l'attenzione e la sensibilità profusa nei confronti delle persone e del territorio con cui opera, promuovendone continuamente lo sviluppo economico, sociale e culturale.
Nel discorso inaugurale, il Presidente della Banca di Credito Cooperativo, Arch. Fausto Caldari, ha ricordato: "La nostra capacità di rapportarci con la gente e la concorrenzialità della nostra offerta, hanno fatto sempre del nostro Istituto, la Banca di riferimento nelle zone in cui operiamo. A Rimini intendiamo promuovere iniziative tendenti ad attrarre nuovi soci per un ulteriore radicamento nel territorio e una fattiva partecipazione alla vita di questa città. Sapremo farci apprezzare per le nostre proposte finanziarie e per la collaborazione con le istituzioni e le associazioni sociali e culturali.
La BCC di Gradara, da sempre vicina a famiglie, artigiani, a piccole e medie imprese, entra oggi nel territorio riminese con l'impegno di metterne a disposizione i suoi migliori servizi affinchè il già forte sistema economico locale, ricco di potenzialità continue, vi possa trovare ulteriore capacità d'investimento e di sviluppo".
(articolo apparso su "La Voce", giovedì 21 giugno 2007)
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